Presto allestiremo la bancarella natalizia all’oratorio di Folzano il cui ricavato andrà a favore della Caritas della nostra parrocchia.

Quest’anno ci siamo dedicate alle ghirlande.
La ghirlanda, tradizionalmente di forma rotonda, è un elemento presente da tempo nella tradizione natalizia e la usiamo per decorare e addobbare le pareti e le porte delle nostre case

La parola ghirlanda pare che derivi dall’antico franco guirlande ed ha una storia lontana: fin dai tempi antichi è stata simbolo di vittoria, basta pensare all’Impero romano dove gli atleti venivano adornati di corone di alloro che venivano poi appese anche alle porte di casa per segnalare le vittorie conseguite. La forma circolare della corona rappresenta l’eternità, un cerchio è senza inizio e senza fine.

Come ogni simbolo natalizio che si rispetti, anche la ghirlanda è al centro di numerose leggende, dove storia e mito s’intrecciano intimamente. Tra le più famose spicca un racconto di origine germanica, dove si narra di una donna che, indaffarata con le pulizie la viglia di Natale, spaventò i vari ragni che vivevano lì intorno, tanto da farli scappare in soffitta. Durante la notte, però, sentendo il silenzio che li avvolgeva, i piccoli insetti decisero di uscire dal loro nascondiglio e notarono un bellissimo albero di Natale che riempiva il salotto.

Felici ed estremamente eccitati, i ragni iniziarono ad arrampicarsi sul maestoso abete, ricoprendolo di fili bianchi e grigi. La loro festa, tuttavia, durò poco, perché allo scoccare della mezzanotte, Babbo Natale fece capolino nella stanza e, notando la patina chiara che ricopriva l’albero, decise di trasformarla in fili d’oro e d’argento e, per fare un dono gradito alla signora, creò una ghirlanda dai mille colori che appoggiò sul camino. Da allora, tutte le famiglie utilizzano ghirlande vivaci per celebrare il Natale e ricordare la bontà di Babbo Natale.

Un’altra versione racconta un aneddoto che riguarda Gesù. Una vigilia di Natale, quando Gesù venne a benedire gli Alberi di Natale, notò che l’albero di una casa era coperto da ragnatele, tessute da strani ragni. Quando benedisse l’albero, Gesù trasformò le ragnatele in bellissime ghirlande d’oro e d’argento. 

(dal blog di Giorgio Cortese)