Per chi ha lavorato per decenni con il ferro sotto l’ascella è un bel cambiamento!

Parlo dei ferri circolari: abbiamo temporeggiato anche troppo, è ora di imparare. E così abbiamo organizzato una lezione per principianti, giusto per imparare a mettere su i punti e ad avviare il lavoro.

I ferri circolari sono costituiti da due ferri lunghi circa 20 cm (di diametro diverso, come i ferri tradizionali) uniti da un cavo flessibile che può avere lunghezza diversa, la scelta della lunghezza dipende dal lavoro che faremo: 60-80 cm vanno bene per scaldacollo o sciarpe ad anello, 40 cm sono ottimi per cappelli e berrette.

Sono l’ideale per lavorare in tondo, in modo che il capo finito risulti senza cuciture.

I ferri circolari si utilizzano come i ferri tradizionali. Le maglie si montano nello stesso modo: dopo aver montato i punti necessari, si dividono a metà posizionandoli sui due ferri, si passa una maglia da sinistra a destra, poi si lavorano due maglie insieme in modo da chiudere il lavoro ad anello e si continua avendo cura di inserire un segnapunti nel punto di inizio del giro. Prima di chiudere in tondo è opportuno verificare che tutte le maglie seguano la stessa direzione e che nessuna delle maglie sul filo si sia attorcigliata.

Quando si lavora in tondo, non ci sono lato rovescio e lato dritto: si lavora sempre sullo stesso lato seguendo sempre lo stesso senso. Quindi per ottenere la maglia rasata si lavora sempre a dritto.

Il metodo che abbiamo sempre usato con i ferri diritti, è chiamato English style, è caratterizzato dal fatto che il filo del gomitolo si tiene con la mano destra e può essere utilizzato anche con i ferri circolari, ma meglio sarebbe imparare il Continental Style, che prevede di tenere il filo che lavora con la mano sinistra. Entrambi i ferri sono liberi e chi lo utilizza assicura che migliora la rapidità del lavoro e anche il mal di schiena!