Sono quelle piastrelle variopinte, di forma quadrata, che si lavorano con l’uncinetto dall’interno verso l’esterno. Le dimensioni sono a piacere, le combinazioni praticamente infinite.
Il bello delle granny square è proprio questo: la loro versatilità. Variamente unite  tra loro possono dare vita a oggetti di varia misura e forma; si possono usare per ogni tipo di oggetto, dalla borsa alla sciarpa, dai guanti alle coperte, dai calzini alle presine e tutto ciò che la fantasia può suggerire.
Granny square significa “quadrati della nonna” e probabilmente sono stati inventati dalla mente geniale forse di una nonna, come modo di utilizzare i rimasugli di filato in maniera utile ed originale.
Il loro utilizzo ha contraddistinto la moda degli anni ’70 ed ora è di nuovo alla ribalta, complice la riscoperta del gusto dei tempi passati.
Il modulo è facile, si basa infatti sui punti fondamentali dell’uncinetto, è veloce, è piccolo dunque facilmente trasportabile e lavorabile nella sala d’attesa del dottore o durante lunghi viaggi in treno.
A me questi quadrati evocano immediatamente l’infanzia e i lunghi pomeriggi accanto alla nonna a mescolare gomitoli avanzati da vari lavori per comporre qualcosa di gradevole, caldo e colorato.
Così ho deciso: quest’anno realizzerò  una coperta, una di quelle in cui avvolgersi quando si polleggia sul divano. E sono certa che non sarà apprezzata solo da me…
Il progetto è avviato. Utilizzerò lo schema classico per la lavorazione della piastrella.
Ho scelto delle tonalità autunnali: il fondo sarà verde petrolio, variamente combinato con altri cinque colori. Il filato utilizzato è SPORT di Bertagna, un filato morbido,costituito per il  50% da lana e il 50% di acrilico, lavorato con uncinetto n. 3,5. Approssimativamente serviranno 63 piastrelle.

Lavoro in corso…

ianna